Buoni spesa
Per le persone in difficoltà economica per l’approvvigionamento alimentare durante il periodo di emergenza sanitaria, i Servizi Sociali del Comune di Russi si sono attivati per la consegna, a chi ne avesse diritto, di un buono spesa da € 50,00. Un servizio a cui si è aggiunto anche quello della consegna del pasto domiciliare alle persone malate o in ridotto stato di mobilità.
Nei primi 6 mesi sono stati erogati ben 1002 buoni spesa a 245 famiglie, per un valore complessivo di € 49.420,00.
Come funziona la richiesta?
Le richieste dovranno essere effettuate in modalità telefonica o, per accelerare i tempi, i cittadini potranno anche scrivere una mail, accompagnata dal modulo, debitamente compilato, allegato a questa nota. Saranno successivamente contattati dalle assistenti sociali (se non si possiede una stampante e non si è in grado di scansionare il documento, la firma nel modulo non è obbligatoria).
Si può telefonare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 al numero 0544 485850, riservato ai residenti del Comune di Russi oppure inviare la mail sportellosociale4@comune.ra.it.
Verrà fatta un'istruttoria telefonica - per la quale sarete responsabili delle Vostre dichiarazioni, che verranno a campione controverificate - e laddove fosse valutata effettiva la situazione di necessità, verrà consegnato secondo le modalità indicate dai Servizi Sociali, un buono spesa da € 50,00 o in alternativa, per le persone malate o in ridotto stato di mobilità, verrà attivato il servizio di consegna del pasto domiciliare.
Il requisito per potere accedere al beneficio, così come espressamente richiesto dal Decreto, é che la difficoltà economica per l'approvvigionamento alimentare sia legata al periodo di emergenza sanitaria.
Prioritariamente, come condiviso anche con i sindacati Cgil, Cisl e Uil, i buoni spesa verranno pertanto consegnati a cittadini con:
- riduzione capacità reddituale del nucleo a causa dell'appartenenza ad una categoria senza diritto ad ammortizzatori sociali;
- riduzione della capacità reddituale a causa del mancato inizio del lavoro o della perdita di lavori precari (lavoratori stagionali ecc);
- comprovata incapacità all'approvvigionamento di beni alimentari a causa dell'emergenza Covid-19.