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Lotta alla vespa velutina

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Perché la vespa velutina è un problema?

La vespa velutina  o calabrone asiatico (Nigrithorax) è una specie esotica recentemente introdotta nel continente europeo. Dopo il suo primo ritrovamento in Francia nel 2004, si è propagata velocemente in molti stati comunitari ed ha raggiunto l'Italia nel 2012, rimanendo per alcuni anni confinata nelle regioni più occidentali (Liguria, Piemonte). È di novembre 2016 la notizia del ritrovamento di esemplari di nella provincia di Rovigo, che apre un nuovo pericoloso fronte di diffusione nelle regioni del nord Italia.

Questo calabrone è un vorace predatore delle nostre api mellifere , arrivando a comprometterne i raccolti di miele e la capacità di sopravvivenza invernale delle colonie. Preda anche gli altri impollinatori selvatici e può risultare in molti casi un pericolo per l'uomo e per le produzioni agricole (frutteti,vigneti).

Come si riconosce?

La vespa velutina è più piccola della vespa cabro (calabrone comune) e si distingue per:

  • Capo, antenne e torace di colore scuro, tendente al nero;
  • Prima parte dell'addome più scura e parte terminale di colore giallo-arancio;
  • Zampe scure, tranne la parte terminale di colore giallo.

 

Come vive?

Le regine fecondate escono dai ripari invernali tra febbraio e marzo e iniziano a costituire nidi primari dalle dimensioni di palle da tennis, generalmente in zone basse e riparate (tettoie,cornicioni). In breve tempo dalle uova deposte all’interno dei nidi fuoriescono le larve e a maggio si vedono le prime operaie davanti agli alveari. A inizio estate compaiono i nidi secondari,di forma sferica o allungata e diametro fino ad un metro, generalmente collocati sugli alberi a diversi metri di altezza da terra. Ad agosto aumentano i danni agli alveari per la forte presenza di operaie. A fine estate le nuove regine e i maschi si accoppiano, i nidi vengono abbandonati e le regine fecondate si preparano all'inverno.

 

Monitoraggio

Per tutta la stagione è utile effettuare un monitoraggio con bottiglie trappola (in commercio o autocostruite) riempite di birra chiara (4,7°) come attrattivo. Le trappole vanno posizionate nei dintorni degli apiari o in zone verdi,a una altezza di 1,5 -1,8 metri da terra. Le trappole vanno vuotate e l'attrattivo sostituito ogni 7/15 giorni. Un foro di 5,5mmametà bottiglia e un galleggiante nella parte inferiore permettono l'uscita di altri insetti finiti nella trappola.

 

Cosa fare

Gli apicoltori possono verificare periodicamente il contenuto delle bottiglie trappola e segnalare qualsiasi insetto sospetto. Verificare l'eventuale presenza di operaie di vespa velutina  in volo stazionario di fronte agli alveari.

Ogni cittadino può segnalare nidi primari o secondari sospetti, mandando una foto. E' importante che le segnalazioni siano tempestive, in modo da ostacolare la diffusione del calabrone.

 

Cosa non fare

Non cercare MAI di avvicinarsi per osservare o distruggere i nidi. I calabroni se infastiditi possono diventare aggressivi e procurare lesioni anche mortali con la loro puntura. Limitarsi sempre alla sola segnalazione di adulti e nidi sospetti.

 

Contatti e numeri utili

Per informazioni e segnalazioni:
www.stopvelutina.it
Associazioni apicoltori
Tel. 115 in caso di pericolo per la cittadinanza

Per l'identificazione
è possibile inviare foto al numero Whatsapp 345 642 3030
o portare direttamente gli insetti ai Servizi Veterinari delle AUSL

Segnalazioni