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La plastica sembra facile da differenziare, ma è tra i materiali più insidiosi. È anche uno dei più inquinanti e, purtroppo, quello con la qualità di raccolta più bassa.
Per questo motivo Hera ha deciso di lanciare una campagna mirata alla qualità della plastica che, partita nelle stazioni ecologiche di Lugo e Brisighella, dal mese di settembre coinvolgerà anche i centri di raccolta di Ravenna (Ravenna Nord di via Albe Steiner),Cervia (SS Adriatica) e Russi (via Fiumazzo), per ricordare ai cittadini le corrette modalità di conferimento. Da ottobre la campagna sarà presente anche nel Centro Commerciale ESP di Ravenna.

La raccolta differenziata è in costante crescita in tutta l’area ravennate gestita da Hera. Ravenna, in particolare, ha raggiunto percentuali molto elevate (79,5% per il 2024), superando gli obiettivi europei del 65% di raccolta differenziata previsti per il 2030: un traguardo importante che stimola a migliorare anche la qualità dei materiali raccolti.

Nel report annuale “Sulle tracce dei rifiuti” di Hera - che analizza la percentuale di effettivo recupero di ogni frazione conferita nei cassonetti stradali, nel porta a porta o nelle stazioni ecologiche - si legge che, mentre carta, vetro, legno e ferro registrano percentuali di qualità superiori all’80%, la plastica si ferma al 31%. Serve quindi un’“operazione qualità”: diffondere informazioni corrette e intensificare i controlli, soprattutto nei centri dove gli operatori possono interagire direttamente con i cittadini.

Ma perché è così difficile conferire correttamente la plastica? Perché molti oggetti in plastica non sono imballaggi e quindi non possono essere valorizzati dal consorzio Corepla. “Trova l’intruso” è il messaggio che Hera ha scelto per i totem installati all’ingresso delle stazioni ecologiche e per i volantini distribuiti agli utenti e agli Sportelli Clienti Hera, con l’obiettivo di chiarire cosa va nella plastica e cosa no.
Il semaforo verde è per tutti gli imballaggi in plastica:

- sacchetti,
- contenitori per alimenti (vaschette, barattoli, flaconi),
- bottiglie,
- bicchieri e piatti monouso,
- polistirolo da imballaggio.

Sono invece “intrusi” (a titolo esemplificativo e non esaustivo):
- giocattoli,
- bacinelle,
- posate usa e getta,
- cover dei cellulari,
- cartelline portadocumenti
- imballaggi composti da più materiali.

Hera invita anche a utilizzare sacchi trasparenti per conferire la plastica, così da facilitare il controllo da parte degli operatori del centro di raccolta. È vietato usare sacchi compostabili (ad es. sacchetti che forniscono i supermercati) che, contrariamente, sono più indicati per la raccolta dell’organico.

Nel 2024 i centri di raccolta di Ravenna, Cervia e Russi hanno registrato oltre 189.000 accessi, per un totale di più di 398.000 conferimenti, tra cui 2.303 tonnellate di plastica.

Per togliersi ogni dubbio, è possibile consultare il sito www.ilrifiutologo.it o scaricare l’app gratuita “Il Rifiutologo” di Hera.

E non dimentichiamo: il miglior rifiuto è quello che non si produce. Gli oggetti ancora in buono stato possono essere donati e avere una seconda vita grazie al progetto “Cambia il finale” (https://www.gruppohera.it/cambiailfinale).

«La gestione dei rifiuti – sottolinea l’Assessore all’Ambiente Filippo Plazzi - deve seguire due direttrici fondamentali: da un lato ridurre la produzione di rifiuti, come dimostra il progetto EcoFira, promosso dal nostro Comune per diminuire l'uso durante gli eventi pubblici, e dall’altro differenziare meglio ciò che inevitabilmente si produce. È proprio in questa prospettiva che si inserisce la campagna di Hera, alla quale abbiamo scelto di aderire con convinzione, certi che solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini si possano raggiungere risultati concreti per l’ambiente».

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Ultimo aggiornamento: 10-09-2025, 08:42