Seguici su

Sezioni

Facciamo luce sul teatro

I messaggi ricevuti dai cittadini
"Io ho bisogno della Cultura e del Teatro come l'aria che respiro.
Non ho bisogno di comprare cose, ho bisogno di sentire musica, vedere danza... dal vivo!
Ho bisogno di sentire l'inconfondibile profumo del Teatro, di legno e velluti, per staccare dal mondo reale e dimenticare i problemi quotidiani e lasciarmi trasportare dall'arte fatta dal vivo.
(Andare a Teatro con i distanziamenti e regole, è sicuramente più sicuro che andare a fare la spesa! Scusate ma dovevo dirlo!)
Che Viva l'Arte... sempre!"
Elena Ghini
 
 
"Da danzatrice e insegnante di danza credo fermamente che il teatro e l’Arte siano necessari alla crescita culturale di una comunità.
L’“andare a teatro” è un rito indispensabile, che nutre l’anima e il corpo, stimola lo spettare ad approfondire e approcciare nuovi linguaggi e nuove esperienze; andare a teatro è un momento per se stessi, per lasciarsi trasportare, emozionarsi e magari condividere con qualcuno l’esperienza vissuta.
La cultura è necessaria per avere persone libere!
Tenete duro… teniamo duro!"
Elisa Guerrini
 
 
"Partecipo volentieri alla richiesta di apertura dei teatri in quanto ritengo che, oltre ad essere un'attività culturale preziosa, può essere gestita con protocolli di sicurezza ineccepibili."
Gloria Ghini
 
 
"Per evitare il traffico notturno si possono programmare spettacoli nel tardo pomeriggio? All'interno i teatri si erano già da tempo messi in regola.
Le nostre piccole realtà non possono sottostare agli stessi regolamenti delle metropoli. Nei nostri piccoli paesi c'è il deserto, nei grandi centri spesso è pieno di gente."
Maria Minguzzi
 
 
"Grazie per dare voce a un 'silenzio assordante' da parte di coloro i quali DOVREBBERO, sì, difenderci dal Virus della malattia ma soprattutto, da quello della barbarie, che sta imperversando senza l'ombra di nessun vaccino."
Anna Facchini
 
 
"Caro Teatro Comunale di Russi,
questa sera non ho potuto essere davanti alle tue porte. Ero davanti a un altro teatro, anche lui illuminato. Dal mondo del web mi arrivavano foto e notizie di innumerevoli teatri illuminati. Mi sono sentita davanti a tutti voi, con la speranza di vedervi sempre luminosi e di entrare presto in ognuno, insieme agli amici, ai collaboratori, alle istituzioni, al pubblico che ci accompagna da sempre. Grazie di cuore per aver aderito. E a presto, molto presto."
Nicoletta Fabbri
 
 
"Russi è anche un paese di Cultura: il teatro è sempre stato al centro di eventi bellissimi, però uno è rimasto ben scolpito nella mia mente poiché quando è stata rappresentata l'opera "NORMA" nella quale si è espressa la soprano di fama mondiale CLAUDIA PARADA io ho partecipato come COMPARSA. Mia moglie Laura era fra il pubblico, ci eravamo appena conosciuti e quel ricordo non ci lascerà più. GRAZIE RUSSI"
Giovanni Baldini (Gianni di piét)
Lauretana Colanzi
 
 
"Siamo ancora qui, dopo tanti anni
  a chiedere, di nuovo, la riapertura del nostro teatro
  questa volta non ci sono calcinacci, né piccioni, ne abbandono
  ma
  ancora
  burocrazia
  ottusità
  Noi abbiamo bisogno del teatro per vivere meglio
  tanti ne hanno bisogno per vivere
Fummo in tanti, allora, a tentare l'impresa, che appariva impossibile
   Sembrava un gioco, era una battaglia per la civiltà
   e ora, di nuovo, facciamo sentire la nostra voce
   mettiamoci la nostra faccia
   chiudere il teatro è chiudere la mente
   è mettere una benda sugli occhi e sul cuore
   è negare la possibilità di vivere altre vite
   è negare la vita a chi vive di questo
   quello che sta accadendo ci fa tanta paura
   vinciamola
   è possibile
   è già accaduto"
Francesca
 
 
"Caro teatro
la mamma dice che prima sono andata a teatro, poi ho iniziato a parlare e a camminare.
Infatti, grazie ai miei genitori che ti amano, ti sono sempre venuta a trovare.
A volte con la scuola, a volte per i saggi di danza delle mie amiche e a volte con i miei amici ravennati, per gli spettacoli del 6 gennaio.
Amo i tuoi spettacoli, soprattutto quelli che fanno ridere finché non piangi.
E quelli che coinvolgono anche gli spettatori come se ne facessero veramente parte.
E quindi sei una delle cose che mi mancano di più.
La mia mamma è stata una delle prime e rimettere in sesto il nostro teatro e penso che anch'io, se fossi stata al suo posto, avrei fatto la stessa cosa.
Perché la cultura è una delle cose a cui sono molto legata.
la cultura prima di tutto, è il mio motto.
Io faccio anche parte della nuova generazione, che è molto ignorante e menefreghista, e quindi noi, anche se pochi, in un lontano futuro ti sosterremo. Sempre.
Perché ci fai sorridere, ci fai vivere e ci fai riflettere.
È per questo che sei importante e non devi chiudere. 
Grazie"
Chiara
 
 
"Pasolini diceva che bisogna leggere,
leggere per conoscere, 
il teatro è conoscere storie nuove ed emozionarsi!
c'è la voglia di conoscere e tornare a teatro."
Silvia
 
 
"La ricchezza culturale del teatro è insostituibile, in questo lungo anno trascorso senza poterlo frequentare ho provato un grande vuoto dentro di me.
Ho provato a vedere gli spettacoli teatrali trasmessi in televisione, ma nulla può soppiantare le sensazioni dello spettacolo dal vivo, l'improvvisazione, i costumi, i passi e persino i respiri che puoi percepire dalla tua poltrona in sala. 
L'assenza del teatro è una carenza culturale enorme, oltre ad aver privato del proprio lavoro un grandissimo numero di persone, per chi come me lo ama visceralmente è la privazione di un momento di meravigliosa evasione in un mondo divenuto troppo veloce e moderno.
Rimane una forma di arte antica e fedele a se stessa come poche ne sono rimaste, per questo motivo mi auguro che presto si possa tornare in sicurezza a viverlo, perché anche VIVERE è una priorità."
Barbara
 
"Sono a chiedere a gran voce di aiutare i teatri e tutte le persone che vivono di esso, compreso noi spettatori, ad attivare una strategia che permetta nel rispetto delle norme, di poter rivivere la gioia di sedersi ed ammirare uno spettacolo teatrale.
Tutto questo è fonte di  vita e sostegno per la mente ed il cuore.
Siamo arrivati ad un punto, che se non cambia qualcosa nell'organizzazione della socialità, e della cultura, saremo sempre più distanti e demotivati nel vivere e sognare anche le piccole cose, che rendono importante l'esistenza di tutti noi.
La cultura è vita!!!"
Maria Chiara Castaldi
 
 
"In questo momento di incertezza, di tristezza, di solitudine, va curato il corpo assieme all'anima.
La riapertura dei teatri gioverà allo spirito e conseguentemente anche al corpo.
Che il sipario si alzi!"
Veronica Molnar
 
 
"Nel durissimo anno della pandemia, mancano le stagioni di prosa, danza e concertistica del Teatro Comunale di Russi.
Sempre di grande qualità ed irrinunciabile nutrimento della mente. Spero di ritornare presto a sedere in platea per immergermi nella magia di uno spettacolo!"
Maria Adele Ciani
 
 
"Quanto amore qui dentro
non dimentico e lotteremo
per tornare a condividere
un po' di arte.
Grazie di tutto!"
Camilla
 
 
"Sento la nostalgia del teatro
dove le ore belle ho passato
non ti posso scordar poltrona mia 
aspetto con ansia la fine della 
pandemia!!!"
Cristina
 
 
"Ci manca il teatro
aprite aprite aprite!!!"
Lorella
 
 
"'La cultura è un bene primario, come l'acqua.
I teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti.'
Noi non vediamo l'ora di tornare a goderci nuovi spettacoli nel teatro di Russi"
Letizia Gorini
Roberta Rava
 
 
"Andare a teatro è una di quelle cose che ogni individuo almeno una volta nella vita dovrebbe andare. Perché poi quella rappresentazione bella o brutta che sia nel teatro diventa magica. Ho visto tanti spettacoli e ringrazio il teatro di Russi di esserci. E sicuramente ci si ritornerà."
Marta Mazzotti
 
"Cos'è per me il teatro.
Il teatro è magia, e sentirmi trasportata in un'altra realtà, è l'emozione di condividere la stessa aria di chi è sul palco.
Assaporo ogni istante, dal prendere posto, il chiacchiericcio prima dello spettacolo, le luci che si spengono, gli applausi  alla fine.
C'è bisogno di teatro, perché il teatro apre  il cuore e apre la mente.
Ho un ricordo bellissimo di qualche anno fa, quando con i miei figli andai a vedere lo spettacolo della sera della Befana:
il bianco e il silenzio della neve, la magia dello spettacolo, è stato per noi come essere  dentro ad una favola.
Spero tanto  che al più presto, in totale sicurezza naturalmente, si possa tornare a far rivivere i nostri teatri, si possa tornare a vederli accesi, come questa sera.
Grazie al Comune di Russi per la bella iniziativa."
 
 
"Vogliamo i teatri aperti in sicurezza si può.
Mancano i concerti  dal vivo, in sicurezza si può.
Perché il governo non fa nulla per tutto questo?"
 
 
"Ci mancano gli attori, ci manca la musica.
Abbiamo bisogno di bellezza."

 
"Rivogliamo la nostra cultura,
rivogliamo il nostro teatro.
Grazie!"
" Che sia stato sul palco o dietro le quinte, ho imparato e avuto molto dal teatro e lo rispetto molto. Si dice che nella vita non si finisca mai di imparare, perciò, spero vivamente che si possa tornare sul palco o in platea in futuro."
"Riapriamo i teatri, 
luoghi di incontro e confronto, da millenni simbolo e testimoni di civiltà, dispensatori di sogni e speranza. Riaccendiamo la luce della cultura."
Claudia L.
  
"Cosa manca di più?
il sorriso degli spettatori
l'applauso 
e gli occhi 
degli attori."
Riccardo M.

 
"Vogliamo
sederci nei teatri
respirare la magia
della luce che si 
accende nel palco."
Erica Rava
Raffaele Farina
 
 
Tenacia
E
Amore
Teatro
Russi 
Open
 
 
"Tutti hanno diritto a un lavoro!!"
 
  
"Vogliamo tornare
a teatro, per sognare, 
lavorare, vivere
#lavoratoridellospettacolo" 
 
 
"Il teatro di Russi mi piace perché la Licia cambia abito ogni volta."
 
 
"L'arte è vita."
 
 
"Il teatro è cultura
e la cultura non può morire
e neanche noi!"
 
 
"Perché ci fai sorridere, ci fai ridere e ci fai riflettere
È per questo che sei importante, e non devi chiudere."
  
 
"Arrivederci a presto...
ci manchi tanto."
  
 
"Chiudere il teatro è chiudere la mente è mettere una benda sugli occhi e sul cuore,
è negare la possibilità di vivere altre vite,
è negare la vita a chi vive di questo."
 
 
"Speriamo di tornare presto a goderci nuovi spettacoli."
 
 
"Quanto amore qui dentro! A PRESTO."
 
 
"Del teatro amo quando gli attori coinvolgono gli spettatori."
 
 
 
"L’anno scorso il 22 febbraio ero a Torino, per le repliche del nostro spettacolo L’anima buona del Sezuan di B. Brecht. Si faceva un gran parlare della Cina, ma da diverse settimane io mi ero accorta che anche qui c’era qualcosa che non andava. Quando, per proteggere la compagnia di nascosto –mi deridevano per la mia ansia - ho voluto comprare dell’alcool, non si trovava più. Ricordo una domenica dalle strade deserte, era il 23 febbraio. Mi arrivò una telefonata: chiudono i teatri. Sembrava un film di fantascienza. Le persone con le mascherine in prima fila ci sembrarono un segno sinistro del futuro.
Il teatro è un luogo del pensiero, del cuore, della memoria, della passione, del rigore, dell’amore. Nessuno può chiuderlo e nessuno può chiuderci fuori, visto che il teatro siamo noi, ogni volta che siamo curiosi della vita altrui, ogni volta che ricordiamo, che creiamo, che raccontiamo, che sognamo, che inventiamo, immaginiamo o raccontiamo a noi stessi la nostra autobiografia. Anche nel chiuso delle prigioni dei tiranni il teatro è sopravvissuto, anche nei lager e nei ghetti invidiosi dell’intelligenza, anche in Siberia, dove esiliavano i poeti.
Ma quello che manca, quando il teatro è chiuso, è la sensazione meravigliosa di essere tutti insieme nella stessa casa, tutti in un solo momento sospesi, con lo stesso respiro, tutti bambini di diverse età in attesa del miracolo della sera, innocenti anche se non si vuole, nudi e veri anche se lo si teme. Quel salto pauroso poi fa felici.
Il Teatro di Russi è per me una folla di volti, voci, ricordi, da quando ero bambina ad ora. Ogni ombra parla e racconta. Era chiuso da vent’anni quando rientrammo per la prima volta, noi della compagnia e gli attori del Laboratorio permanente Le belle bandiere, con la complicità curiosa delle istituzioni. E’ stato un momento che ci ha reso fieri e fratelli per sempre e che ora stiamo cercando di raccontare nel progetto Archivio vivo. Avevo per la prima volta tra le mani una piccola telecamera, ma ero talmente emozionata che le riprese vibrano tutte. Lo abbiamo visto addormentato e distrutto, il teatro di un tempo, bellissimo e potente. Ha subito cominciato a parlare, svegliando in tutti a catena, a cascata sorpresa, ricordi, racconti, emozioni, lacrime, i fatti da ridere, nuovi progetti. E da allora non ha più voluto stare zitto. Sull’onda delle nostre False Riaperture, spettacoli ambientati tra le rovine e i palchi distrutti, è cresciuto l’entusiasmo e il desiderio di avere un luogo dove si potesse esprimere lo spirito di una terra e accogliere voci da tutto il mondo. Da ogni parte d’Italia arrivarono messaggi che chiamammo ‘mattoni’ che ne invocavano la salvezza. Con l’aiuto degli attori del Laboratorio e di moltissimi cittadini di ogni età, censo, cultura, appartenenza politica, con l’aiuto delle banche e delle associazioni e con il sostegno delle istituzioni il teatro ha ritrovato la sua voce, fatta dalle voci di tutti coloro che ci passano e ci sono passati. Dopo vent’anni di chiusura nel passato vanta ora vent’anni di teatro aperto, tante stagioni. Per una volta si è andati in pareggio con la storia: sull’abbandono ha vinto la cura. Attraverso il nostro lavoro, che tante volte lì ha avuto la sua culla, parlotta in tante parti d’Italia e non solo. Anche ora, sta lì, accucciato, mormora, sospira, in attesa delle persone che ne faranno di nuovo la loro casa. Lunedì 22 febbraio 2021, ha risposto con le sue luci, accese da chi lo ama e ne è riamato, a tutte le luci dei teatri che hanno brillato in Italia, come una volta accendevano i Greci i fuochi sulle colline, in risposta l’uno all’altro e in segno di vittoria.
Il teatro, luogo della libertà collettiva del cuore e del pensiero vive, e noi con lui."
Elena Bucci

 
 
"Spett.le Direzione Teatro Comunale, anch’io aderisco volentieri alla campagna di cui all’oggetto, nella speranza che al più presto si possano riaprire queste attività Culturali, necessarie come la stessa aria che respiriamo."

Claudio Pagnani- Ravenna

 

Azioni sul documento

pubblicato il 2021/02/22 12:57:00 GMT+2 ultima modifica 2021-03-02T16:48:08+02:00

Segnalazioni